Silvia, le poesie e i ragazzi
Anna Calonico | età evolutiva | Il Ponte rosso N° 34 | maggio 2018
di Anna Calonico
Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Garzoncello scherzoso, cotesta età fiorita è come un giorno d’allegrezza pieno, giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo’; ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave. Alzi la mano chi, iniziando a leggere queste righe, non ha finito con il recitarle a memoria. Ecco a che cosa serve imparare a memoria le poesie: aspettate a crescere, e lo capirete. Capirete, mentre la vostra bocca recita parole che non ricordavate di ricordare, che la poesia regala emozioni, e sapere una poesia a memoria significa emozionarsi ad anni, decenni, di distanza.
Questo, in buona sostanza, lo scopo di un piacevole volumetto di recente pubblicazione, Silvia, rimembri ancora? (Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, TS, 2017, pp. 149, € 16,90) con le illustrazioni di Sara Not ad impreziosirlo e a renderlo goloso anche ai bambini. Il libro, come spiega Beatrice Masini nell’introduzione, è stato ideato per promuovere tra i ragazzi la lettura (e non solo: la diffusione, la recitazione, la voglia di imparare a memoria, diffondere, cantare) di quelle poesie senza tempo che chi non è più giovane ha studiato a scuola (magari di malavoglia) e credeva di averle dimenticate. Ma, sorpresa! Sono ancora lì, nella testa e nel cuore: Il Cantico delle creature, Dante, Cecco Angiolieri, Petrarca, Foscolo, Leopardi, Carducci, Pascoli, Gianni Rodari, e ancora Il 5 maggio, La pioggia nel pineto, Stella stellina…
Prendete vostro figlio, vostro nipote, il bambino della vicina, i vostri alunni…poi aprite questo libro, una pagina a caso, e cominciate a leggere, ad alta voce: Chiedo scusa alla favola antica, se non mi piace l’avara formica. Io sto dalla parte della cicala che il più bel canto non vende, regala. Un’altra pagina: Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti… Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c’è un breve gr egre di ranelle… La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar… Vi troverete presto a leggere soltanto una riga, e poi vi sentirete come su un palco, a recitare di fronte ad un pubblico attonito che guarda stregato voi e le immagini del libro. Provate a leggere più volte alcuni versi, sono sicura che vi troverete quasi a cantare in coro, voi e il ragazzino seduto accanto a voi, Forse perché della fatal quiete tu sei l’imago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni… Questo libro può essere un regalo meraviglioso, come si suol dire, “per tutta la famiglia”: per chi quelle composizioni le ha studiate tanto tempo fa, per chi le sta studiando ma non ne ha già compreso la bellezza, per chi ancora non le conosce. Come dice Beatrice Masini: “Leggi poesia, che fa bene. Scegli i versi che ti piacciono di più. Imparali a memoria. Canta, ripeti, recita. Da solo o in compagnia. E poi dimentica tutto. Un giorno, quando meno te lo aspetti, torneranno indietro, e sarà il momento giusto. Potrai regalarli a qualcuno che ti ascolta, scriverli su un biglietto affettuoso, o anche solo rigirarteli nella testa e sulla lingua, ed essere contento che la memoria te li abbia restituiti, proprio in quel momento, proprio a te.”
Leggete questo libro, che fa bene. Scegliete i versi che vi piacciono di più. Imparateli a memoria. Cantateli, ripeteteli, recitateli. Da soli o in compagnia.