L’Italia in 248 pagine

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Ad ogni voltar di pagina, un motivo di riflessione in Cento luoghi di-versi di Franco Marcoaldi e Tomaso Montanari

di Walter Chiereghin

 

Proprio in queste giornate di una stagione che si annuncia problematica come sono state le altre, in quest’anno che non dimenticheremo, quando ci è impedito di salire su un treno o di transitare per un casello autostradale per raggiungere uno tra le migliaia di posti dove è possibile catturare, in un museo o in una campagna, alle pareti di una chiesa o tra i filari di una vigna infiammata di colori, un frammento di bellezza da contemplare per la prima volta o cui ritornare, dopo un’assenza troppo dilatata, ci viene proposto da Treccani un libro che, schivando decreti, buon senso e ordinanze, ci consente il lusso di esplorare, dalla casa in cui siamo costretti, le cento sfaccettature, talvolta contraddittorie, spesso esaltanti di questo nostro straordinario Paese.

Curato da un poeta, Franco Marcoaldi, e uno storico dell’arte, Tomaso Montanari, il volume Cento luoghi di-versi intende accompagnare il lettore nella presa d’atto di una realtà culturale, antropologica, paesaggistica del nostro Paese, senza pretese di completezza o di enciclopedismo, ma proponendo immagini e parole riassuntive di una realtà non riassumibile, tale essendo la vastità, la molteplicità e l’articolazione del patrimonio cui si può attingere. Sarebbe stato un lavoretto facile collazionare un centinaio d’immagini come cartoline illustrate di questo territorio che ad ogni svolta di via esibisce qualcosa di stupefacente e di straordinaria bellezza, e magari associarvi citazioni di versi che blandiscano i trasalimenti emotivi che ci sorprendono nel cortocircuito emotivo dell’abbinamento dell’immagine con le parole che l’accompagnano, ma non era questo l’intendimento dei due autori, né, par di capire, dell’editore. Quanto invece ne è sortito è un insieme non ordinato di immagini, a ciascuna delle quali sono associate le parole di un poeta, che intendono dare dell’Italia una rappresentazione del suo problematico presente (la prima immagine proposta ritrae dei sanitari dell’ospedale di Rozzano in un momento di spossatezza nella loro lotta al covid, associati ai versi di All’ospedale di Boris Pasternak), come pure delle radici che tale presente hanno preparato (come nella fotografia che ritrae partigiane e partigiani nelle strade di Milano, cui fa riscontro 1943 di Luciano Erba: «Leggevo negli occhi dei famuli / il mio destino la mia certa condanna / andavo in montagna / scarponi e paltò / volevo fuggire / l’Italia e Salò».

Parole ed immagini, poiché, come afferma Montanari «lo storico dell’arte lo sa: le sue parole, per quanto necessarie, indispensabili per conoscere le opere d’arte e la loro storia, non hanno quasi mai il potere di creare un rapporto che le avvicina all’anima dei suoi lettori, dei suoi ascoltatori. Un rapporto come tra vivi, intendo. Un sentimento. […] E questo anche il poeta lo sa. Ecco il perché dell’incontro che è all’origine di questo strano libro, in cui opere e libri si tallonano in un inseguimento vertiginoso».

Veramente vertiginoso l’inseguimento tra immagini e versi che si produce nelle pagine che seguono, con citazioni che vanno da Petrarca a Patrizia Cavalli, che si baciano con immagini di periferie e di templi dell’arte, associando Pinturicchio ad Ancona di Carlo Levi, La meditazione di Hayez a dialogare con All’Italia di Leopardi, Porto di Trieste, di Shiele con Trieste di Saba, ma anche immagini di un pedone in mezzo al traffico commentato da Giorgio Gaber con la sua Ballata del pedone, o una drammatica foto in bianconero in assonanza con Milano, agosto 1943 di Quaimodo.

Ad ogni voltar di pagina, un motivo di riflessione su chi siamo, un’occasione davvero speciale per ricordare, nel percorso e con gli strumenti che ci sono proposti dai due curatori del volume, come e come intimamente corrispondano, immagini e parole, a comporre la sterminata antologia di quello che è il patrimonio culturale che l’articolo 9 della carta costituzionale (e che è nel titolo di questa ricorrente rubrica del Ponte rosso) ci chiama a conoscere per consentirci, come nazione, di esercitare il dovere di tutelare.

 

 

Franco Marcoaldi

Tomaso Montanari

Cento luoghi di-versi

Un viaggio in Italia

Treccani, Roma 2020

  1. 248, euro 19,90