Un libro pieno di film

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di Alan Viezzoli

 

Pur scrivendo entrambi della cosiddetta settima arte su questa rivista web, ho avuto modo di conoscere di persona Stefano Crisafulli soltanto lo scorso 12 maggio, in occasione dell’incontro pubblico che ha concluso la rassegna “Fragole a pranzo” tenutasi per quattordici mattine nell’arco di nove mesi al “Posto delle Fragole”. Nel corso di quell’affollato evento, Crisafulli ha presentato il suo libro L’illusione del reale; percorsi di cinema e di pensiero, una raccolta di cinquanta delle sue recensioni scritte prima per Trieste ArteCultura e poi per Il Ponte rosso. Pur essendo affine al mio, il lavoro di Crisafulli nell’ambito cinematografico risulta per certi versi abbastanza distante: se infatti sulle pagine de Il Ponte rosso io generalmente mi occupo dell’attualità, seguendo principalmente le ultime uscite e i Festival, Crisafulli invece concentra il suo interesse critico nei confronti di opere che sono grandi classici del cinema oppure, quando si occupa delle più recenti produzioni, le usa come un arguto pretesto per scandagliare alcuni aspetti della realtà, sia della psicologia individuale che del costume sociale, della storia, del potere e così via.

Il campo di soggetti a disposizione è, ovviamente, sterminato ma nell’impostare il libro Crisafulli ha scelto di ripensare al suo lavoro di critico cinematografico aggregandolo attorno a dieci tematiche: il caso e la necessità, il lutto e il vuoto, sognare un altrove, finzioni e simulacri, la colpa e l’innocenza, il desiderio e l’attesa, potere e contropotere, cinema di poesia, cinema e illusione, sfaccettature del comico. Tali macro-aree inducono, nel loro insieme, a riflettere sul fatto che il Cinema sia una miniera inesauribile di argomenti e che si divarica a toccare ambiti di esperienza e di pensiero profondamente differenziati ma confluenti tutti a rappresentare, attraverso narrazioni di storie particolari, un’immagine della realtà di segno più universale.

In questo modo il lavoro critico di Crisafulli si colloca in un’area dei suoi interessi che è l’intersezione tra due sue grandi passioni: da un lato, naturalmente, quella per il Cinema e dall’altro quella per lo studio e la divulgazione della filosofia. Nonostante tali presupposti, l’autore riesce ad esprimersi sempre rivolgendosi a un pubblico certamente curioso della materia ma non per questo specialistico – e ci riesce concretamente scrivendo, come nella migliore tradizione giornalistica, testi di linguaggio semplificato ma non per questo meno densi di significato. Ognuna delle sue recensioni porta con sé una riflessione profonda sulla materia trattata. Come afferma in conclusione della sua prefazione Walter Chiereghin a proposito della lettura delle recensioni di Stefano Crisafulli: «Esplorare queste brevi, calzanti, intriganti riflessioni suscitate in Crisafulli da visioni, godibili preferibilmente nel semibuio di una sala cinematografica, non è cosa destinata ai soli cinefili: è un gradevole affascinante itinerario su quella che è la cultura, la storia personale e collettiva, l’emotività di ciascuno di noi, quale che sia il suo rapporto con questa ammaliante lanterna magica, capace di insinuarsi nella nostra vita fino a farne parte sostanziale, come alcuni libri, qualche musica, qualche poesia».

 

 

 

Stefano Crisafulli

L’illusione del reale

Percorsi di cinema e di pensiero

Battello stampatore, Trieste 2019

  1. 190, euro 16,00